Chi ha fatto il pellegrinaggio, risponderete voi.
Ma per
aver compiuto il pellegrinaggio è sufficiente aver camminato a lungo su un
determinato percorso ed essere giunti alla meta prestabilita? Il pellegrinaggio
ha storicamente una connotazione religiosa e, nell’intento di chi gestisce la
distribuzione delle Compostele è ancora così, anche se meno della metà delle
persone che lo percorrono dichiara scopi religiosi.
Ma andiamo per ordine e,
alla fine, arriveremo anche ai bambini.
La Compostela è un documento che viene rilasciato ai
pellegrini che giungono a Santiago a piedi ed hanno percorso almeno gli ultimi
100 km a piedi o a cavallo o gli ultimi 200 km in bicicletta. A testimoniare
che la strada richiesta è stata effettivamente percorsa ci sono i timbri sulla
Credenziale che ogni pellegrino fa apporre ogni volta che si ferma a dormire o
fa delle soste.
Da quello che ho potuto capire, negli ultimi anni, pare che
all’Oficina de Peregrinos a Santiago siano diventati particolarmente severi nei
controlli e che, soprattutto per coloro che percorrono solo l’ultima parte,
siano richiesti più timbri al giorno. Conviene quindi farsi apporre un timbro
ogni volta che ci si ferma in un bar o a visitare qualche chiesa.
Ma ci sono pellegrini che, anche avendo percorso quello che
ad oggi, almeno in Italia, è ritenuto il percorso completo da Saint Jean Pied
de Port a Santiago potrebbero non vedersi consegnare la Compostela e sono
coloro che hanno dichiarato di aver percorso l’intero tragitto per motivazioni
diverse da quelle religiose, ad esempio per motivi sportivi, culturali, ecc… In
questi casi viene rilasciato un documento di Benvenuto che però non è la
Compostela, anche se sono sicura che a coloro che percorrono il Cammino di
Santiago con motivazioni diverse da quelle religiose non interesserà avere un documento religioso, ma saranno felici di ricevere una carta “civile”
che attesti l’arrivo a Santiago.
Da poco tempo è possibile, pagando un piccolo contributo,
ricevere il Certificato di Distanza (sempre all’Oficina de Peregrinos), un
documento che attesta data e luogo di partenza, data e luogo di arrivo e
Cammino percorso. Che dire? Una succulenta prelibatezza per tutti quei
pellegrini che amano distinguere quelli che hanno fatto tutto il percorso (da
casa?) rispetto a quelli che ne hanno fatto solo un pezzettino.
Se poi ci si volesse fregiare di un ulteriore attestato di tipo
atletico si potrebbe proseguire a piedi fino a Finisterrae e richiedere, sempre
mostrando un congruo numero di timbri, la Finisterrana (o Muxiana, a seconda di
dove si giunge a piedi).
E i bambini? Qui bisogna aprire una parentesi. I piccoli
pellegrini che giungo alla tomba dell’Apostolo a piedi o in passeggino hanno
una motivazione religiosa che li ha spinti fino alla meta? Probabilmente no, ma
come fare a distinguere coloro che ce l’hanno da quelli, la maggior parte, che
hanno camminato per seguire mamma e papà? La regola è chiara, se hanno più di
dieci anni e se hanno fatto la Prima Comunione (qui la notizia) si ritiene che possano aver
raggiunto una coscienza chiara di quello che stanno facendo e per questo motivo
solo ai bambini con una di queste caratteristiche verrà rilasciata la Compostela, tutti gli
altri dovranno farsi bastare il documento di Benvenuto.
Devo dire che di primo acchito questa cosa mi fa storcere il
naso. Come? Il mio piccolino che ha fatto la stessa mia fatica, forse di più, e
non può ricevere alla fine lo stesso “premio” che ricevo io? Se il
pellegrinaggio fosse una sorta di gara di resistenza questa sarebbe un’ottima
obiezione, ma per fortuna non lo è, non è previsto nessun premio all’arrivo e se la
Compostela richiede oltre all’attestazione del percorso compiuto che siano
anche chiari gli intenti religiosi è così, punto e basta. Non è obbligatorio
andare a Santiago, non è obbligatorio ricevere la Compostela e se si decide di
fare questo genere di esperienza se ne accettano le regole per come sono, basta
conoscerle.
Trovo anzi positivo e generoso che si sia voluto pensare
anche a tutti coloro che percorrono il Cammino per motivazioni personali
producendo certificati che attestino il percorso compiuto, con un occhio di
riguardo anche a coloro, e sono tanti, per i quali sono fondamentali tempo e
strada percorsa.
"A cosa serve ricevere la Compostela se perdi il pellegrinaggio?" Parafrasando S.Ignazio di Loyola da Jacobeo.net
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