L'elenco di termini che segue è in continuo aggiornamento e disponibile in pdf
Agua – Acqua. Ogni pellegrino deve saper dosare la giusta dose di acqua da portare in modo da non caricare eccessivamente lo zaino, ma anche da non rischiare di rimanere disidratato. È sempre consigliabile non bere acqua dalle fontane e men che meno dai ruscelli, l’ideale è bere sempre acqua acquistata in bottiglia. Le guide al Cammino di Santiago in genere indicano se nel corso di una tappa non è possibile trovare da bere.
Agua – Acqua. Ogni pellegrino deve saper dosare la giusta dose di acqua da portare in modo da non caricare eccessivamente lo zaino, ma anche da non rischiare di rimanere disidratato. È sempre consigliabile non bere acqua dalle fontane e men che meno dai ruscelli, l’ideale è bere sempre acqua acquistata in bottiglia. Le guide al Cammino di Santiago in genere indicano se nel corso di una tappa non è possibile trovare da bere.
Albergue – Ostello. In genere sono
costituiti da camere o camerate che possono andare da pochi letti singoli a
parecchie decine di letti a castello (più frequenti) con bagni in comune. A seconda della regione in cui ci si trova e
del fatto che l’albergue sia privato, comunale o parrocchiale si può pernottare
corrispondendo un donativo (non gratis, un’offerta) oppure una tariffa che può
arrivare fino ad una decina di Euro per i privati. Lungo tutto il Cammino
Francese c’è una fitta rete di Albergues che permette di suddividire le tappe
del cammino come meglio si crede. Per accedere agli Albergues è necessario
essere in possesso della Credencial. A chi cammina con i bambini è
consigliabile prenotare il giorno prima il posto negli albergues.
Ampolla – Vescica. È uno dei primi
termini che, ahimè, il pellegrino impara a conoscere. I metodi per prevenirle
sono molti così come quelli per curarle. Di sicuro sono la croce della maggior
parte dei pellegrini e sono dovute allo sfregamento del piede contro la calza e
all’umidità che si crea all’interno dello scarpone.
Bocadillo – Panino imbottito. Spesso costituisce
il pranzo del pellegrino, il più classico per noi? Jamon e queso. Ma non
aspettatevi gli striminziti sandwich da aperitivo milanese, si tratta di
sfilatini enormi pieni all’inverosimile e non ci si abituerà mai a vedere gente
che li consuma a colazione mentre tu fatichi a deglutire un semplice tè con tostada.
Chi fa il pellegrinaggio con i bambini farà bene a chiedere un Bocadillo jamon
e queso cortado
Cama – Letto. La visione finale di
ogni camminatore che si rispetti. Nei mesi più affollati (luglio e agosto) per
alcuni rischia di rimanere davvero una visione che non si avvera mai,
soprattutto nel tratto finale del Cammino Francese. Spesso si tratta di letti a
castello (anche a tre piani), più raramente singoli. Da controllare
accuratamente per verificare la presenza di cimici prima di prenderne possesso.
Per chi cammina con i bambini, se teme possano cadere dal letto, è
consigliabile chiedere in anticipo un letto in basso
Chinches – Cimici. L’incubo del
pellegrino. Purtroppo non tutti gli albergues sono puliti e quasi nessuno
sottoposto a sterilizzazioni periodiche, per questo motivo le cimici sono
purtroppo una realtà per molti pellegrini. Qui trovate il mio
vademecum su cosa fare in caso di cimici.
Comer – Mangiare. Per mangiare ci sono
varie possibilità. Durante la giornata è consigliabile portare con sé poche
provviste e se si sa già che si attraverseranno paesi attrezzati approfittare
dei negozi o dei bar che si troveranno sulla via. Per i bambini è consigliabile
comunque avere sempre qualche cosa di scorta, della frutta sarebbe l’ideale e,
anche se vogliono pranzare con un bel gelato, non fare troppo i difficili. Per la
sera ci si orienta a seconda di dove ci si trova. Non sempre ci sono punti di
ristoro che propongo il Menu del Pellegrino ed in questi casi gli albergues
hanno cucine attrezzate (poveramente non da cinque stelle) e permettono di
preparare la cena in comunità con gli altri pellegrini.
Compostela –
Compostela. È il documento finale che viene rilasciato ai pellegrini che hanno
compiuto almeno 100 km a piedi o a cavallo e gli ultimi 200 km in bicicletta. Per
dimostrare che si è compiuto il tragitto è indispensabile consegnare la Credencial
che attesta, attraverso i timbri su di essa presenti, che il pellegrino ha
effettivamente percorso i chilometri richiesti.
Concha – Conchiglia. La conchiglia di
capasanta è il simbolo del Cammino di Santiago, viene appesa allo zaino ed
identifica i pellegrini che sono in viaggio verso la tomba del Santo. Una concha
stilizzata, in maniera diversa a seconda delle regioni, viene anche utilizzata
per segnalare la via insieme alla flecha amarilla.
Credencial – Credenziale. È il documento
ufficiale che attesta il percorso compiuto. Ogni volta che si pernotta in un
Albergue o si visita un monastero o una chiesa significativa si fa apporre un
timbro sulla credenziale. Senza la credenziale non si viene accolti negli
ostelli e non si riceve la Compostela, per questo motivo è indispensabile che
anche i bambini posseggano la propria. Qui trovate tutte le
informazioni per ottenere la vostra Credencial.
Descanso – Riposo. Fondamentale per
ogni pellegrino. Con i bambini bisogna pianificare molto bene i momenti di riposo
che deve avvenire possibilmente in un luogo fresco ed ombreggiato. Se i
pellegrini spagnoli si mettono all’ombra a fare la siesta nelle ore centrali
della giornata un motivo ci sarà, forse è meglio imitarli piuttosto di
strafare.
Flecha Amarilla –
Freccia Gialla. Un simbolo che si trova lungo il Cammino e che non deve essere mai
perso di vista perché indica la strada che si deve percorrere. Un bel compito
per i più piccoli può essere quello di cercare di individuarle per guidare
tutti nel posto giusto.
Garrapata – Zecca. Come le cimici
anche le zecche sono in agguato per i frequentatori del Cammino di Santiago, ma
a differenza delle prime questa si trovano all’aperto, nei campi e nell’erba
alta. Bisogna saper frenare il proprio istinto di correre libere e belle a
rotolarsi nell’erba e rivolgersi ad un medico se per caso se ne è presa una.
Lavadora – Lavatrice. Utilissima e spesso
presente negli albergues oltre a risparmiare la fatica del lavaggio manuale
garantisce l’igiene di un passaggio degli indumenti sotto le alte temperature. Spesso,
ma non sempre, è associata all’asciugatrice. L’utilizzo è a pagamento, ma lo si
può dividere con altri pellegrini.
Limpiar – Pulire. Lo si trova spesso
scritto nelle cucine degli albergues ed è un invito a pulire quanto si è usato
e a non lasciare tracce evidenti del nostro passaggio. Fondamentale per la
buona convivenza tra pellegrini.
Menu del dia o Menu
del Peregrino– Menu del giorno. È la cena del pellegrino proposta nei piccoli ristoranti o osterie
che si trovano lungo il Cammino. In genere per meno di 9-10 euro propongono
primo, secondo, contorno e dolce. Valida alternativa, a volte l’unica
possibilità, alla cucina dell’albergue.
Meseta – Altopiano. Si tratta di un
altopiano che occupa la maggior parte del territorio Spagnolo e che, per quanto
riguarda il Cammino Francese riguarda più o meno la parte compresa tra Burgos e
Leon. Secondo alcuni è la parte più complessa del Cammino di Santiago perché il
sole in estate è caldissimo, ci sono pochi posti di ristoro, i paesi non sono
visibili in lontananza perché incassati in canyon che non si vedono se non
quando si proprio a due passi. Insomma, potrebbe essere un inferno, ma secondo
altri è bellissima. Certamente con i bambini le tappe nella Meseta sono da
programmare con estrema cura ed eventualmente sostituire quelle più difficili
con un buon passaggio in pullman.
Mochila – Zaino. Il vostro armadio,
come recitava una vecchia canzone degli alpini. In effetti per il tempo
trascorso sul cammino lo zaino rappresenta tutto quello che il pellegrino
possiede di materiale. L’ideale sarebbe uno zaino che non supera il 10% del proprio
peso corporeo, è quindi importante programmare in modo estremamente preciso e
sintetico ciò che si ritiene sia indispensabile.
Rodillas – Ginocchia. Anche questo termine
è fondamentale per il pellegrino che deve conoscere tutte le parti del corpo
che prima o poi gli provocheranno dolore. Alcune discese dai Pirenei ed in
Galizia mettono a dura prova le ginocchia dei viandanti.
Roncar – Russare. Il roncador è colui
che russa e ogni pellegrino che si rispetti ne ha uno che dorme a pochi metri
da lui. Consigliati i tappi per le orecchie, anche se, quando il roncador è
troppo vicino, sono perfettamente inutili. Nell’albergue di Trinidad de Arre
per i roncadores è riservato un posto in chiesa in modo che gli altri
pellegrini possano riposare tranquillamente.
Secadora – Asciugatrice. Utilissima
soprattutto nei giorni di pioggia e per sveltire le pratiche del lavaggio. Vedi
secadora.
Sello – Timbro. È il timbro che
viene posto sulla credenziale e che conferma l’avvenuto passaggio da un
determinato posto. Ogni albergue, chiesa, monastero, ma anche alcuni bar e
locande possiede un proprio sello con tanto di immagine distintiva, una
meraviglia collezionarli tutti, ma attenzione, la Credenziale ha un numero limitato
di spazi!
Vaselina – Vaselina Utilissima nella
prevenzione delle vesciche, la si spalma sul piede e si indossa una calza
asciutta prevenendo così lo sfregamento, principale causa delle vesciche. Al posto
della vaselina si possono usare anche Vix Vaporub o Burro di Caritè.
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