mercoledì 30 luglio 2014

Cammino di Santiago, ma le cimici dei letti? Vogliamo parlarne?

Ero già angosciata dalla possibilità di incontrare piccoli animaletti nei letti quando avevo percorso il mio primo tratto di Cammino anni fa, adesso che immagino di percorrerlo con i bambini questa mia preoccupazione rischia di diventare ASSILLO e voglio arrivare preparata a combattere le cimici con ogni mezzo, con la speranza che ora che arriveremo noi sul Cammino di Santiago abbiano cominciato a predisporre un piano sanitario per debellare il problema.
Nel 2010 Immacolata, un’italiana che ha fatto l’ospitalera per 15 giorni a Bercianos del Camino ha evidenziato il problema in un post del suo blog proponendo (o forse solo auspicando) delle soluzioni che prevedono un protocollo condiviso e l’intervento di più forze congiunte dagli ospitaleri stessi, alle autorità sanitarie ai veterinari. Non so se sia stato fatto qualche cosa a questo proposito, me lo auguro e devo dire che in questo momento quello che mi interessa di più è capire come comportarmi e che cosa utilizzare per evitare di incorrere nel problema o, nel caso, di affrontarlo nel migliore dei modi.
Innanzitutto esistono delle indicazioni ufficiali che si trovano un po’ ovunque lungo il cammino e che recitano più o meno così (liberissima traduzione a senso):
Indicazioni ufficiali su come comportarsi in caso di cimici
Come prevenire le cimici (chinches cominciano ad imparare lo spagnolo base del pellegrino)
1 Evita di sostare in luoghi ove si sospetta la presenza di cimici.
2 Non mettere lo zaino o gli altri equipaggiamenti sopra il letto.
3 Controlla minuziosamente il letto (pieghe, sotto il materasso, angoli), il materasso, la biancheria del letto, la mobilia e tutto quello che è di tua pertinenza.
4 Controlla minuziosamente tutti i tuoi vestiti e oggetti compresi i bordi e gli orli, elimina le cimici che trovi e lava tutto ad alta temperatura 60°- 70°C.
5 Prima di dormire cospargi un repellente per uso topico su tutto il corpo.
6 Avvisa immediatamente l’ospitalero se vedi delle cimici
Come trattare le punture delle cimici
1 Lava la zona della puntura con acqua e sapone.
2 Se il prurito e l’irritazione sono particolarmente forti e fastidiosi applica una crema calmante che puoi acquistare in farmacia.
3 Se il prurito è difficile da sopportare, la reazione allergica molto intensa e compaiono infezioni sulla pelle, vai subito da un medico.
4 Si raccomanda di non grattarsi nella zona della puntura, perché potrebbero aprirsi delle ferite attraverso le quali potrebbero entrare infezioni.
5 Secondo le attuali conoscenze le cimici dei letti non sono un veicolo di trasmissione di agenti patogeni e di malattie tra le persone.

Fin qui quello che ci viene consigliato, ma io mi sentirei di attuare qualche precauzione in più. Innanzitutto aggiungerei che, se nel tuo letto trovi una cimice, avvisi l’ospitalero, giri i tacchi e vai da un’altra parte (sempre che ci sia un altro luogo pronto ad ospitarti, ovviamente).
In secondo luogo non limiterei il lavaggio ad alta temperatura solo ai momenti post contagio da cimici; moltissimi rifugi (albergues) sono dotati di lavatrice e asciugatrice (lavadora e secadora) ed è bene approfittarne ogni volta che si può. Se da soli non si riesce a fare un carico pieno si può fare a metà con altri pellegrini (scegliete quelli che vi sembrano avere le condizioni igienico-sanitarie migliori). Se si è stati contaminati conviene un bel giro in una lavanderia a gettone (se la si trova) e dare una bella lavata anche allo zaino.
Ho letto poi che qualcuno, ogni mattina, ripone il sacco letto e il sacco a pelo in un sacchetto di plastica con all’interno della canfora, in questo modo si può evitare di portare a spasso le simpatiche amichette nel caso si fossero intrufolate. L’ideale sarebbe poter utilizzare in accoppiata con il sacco a pelo delle lenzuola con cui rivestire il letto (di quelle leggerissime) e magari una federa (io me l’ero portata e non ci rinuncerei mai).
Prima di dormire una bella spruzzata con un repellente per insetti tipo Autan insistendo in particolare per quelle parti che rimangono esposte come viso, collo, orecchie, braccia. Un bel giro di Autan anche al lenzuolo e all’interno del sacco a pelo e speriamo che per le prime ore della notte le chinches sloggino e vadano a fare visita ad altri pellegrini (sì, quelli che mi hanno segretamente e palesemente insultato per l’odore di Autan), perché l’effetto non dura per tutta la notte. Se vi dà fastidio l’odore potrete preparare il vostro repellente seguendo la ricetta di questo pellegrino (Edward) che pare sulle cimici la sappia veramente lunga.
Nei casi più gravi comunque le punture si curano con pomate antistaminiche o antistaminici per bocca e, nel caso anche con un ciclo antibiotico, ma ovviamente è bene passare prima da un medico che, lungo il cammino, sarà sicuramente esperto del problema. L’importante è non tergiversare.

Qui trovate il mio vademecum personale redatto tenendo in considerazione le precauzioni ufficiali e un po' di buon senso, per cercare di non incorrere nel problema delle cimici, sperando che sia sufficiente!

Cosa fare in caso di cimici pdf da scaricare


Naturalmente vorrei evitare che i miei bambini vengano punti, mi sa che provo anche io il repellente a base di olio di Neem e poi vediamo. 
Per ora lo testo sulle zanzare che ci stanno massacrando.
In qualche altro post vi parlerò delle zecche, altro pericolo in agguato per i pellegrini e degli altri consigli “ufficiali” dedicati ai pellegrini.

Ultreya!

1 commento:

  1. 26/6/2018
    Buongiorno, mi trovo a Sabto Domingo de la calzada e da un paio di giorni, dopo aver dormito in un dormitorio a Torres del Rio, sono letteralmente stato mangiato da qualche parassita. A oggi ho contato più di 40 morsicate. Da quello che ho letto probabilmente si tratta delle cimici del letto.ho punture sparse su tutto il corpo e in diverse zone sono raggruppate. Sulla fronte ne conto dodici tutt'e vicine. La reazione cutanea è piuttosto forte: rossore intenso e tumefazione importante. Fortunatamente non ho forte prurito. Sono andato in farmacia e mi hanno dato un antistaminico e una pomata al cortisone.
    A Najera ne ho parlato ieri sera (e fatto vedere) con lo hospitalero volontario, ma ignorava il problema.
    Stessa cosa mi è successa l'anno scorso!
    Grazie per le taccomandazioni.
    Buon cammino a tutti.
    Enrico
    eacazzaniga@gmail.com

    RispondiElimina