Ero già angosciata dalla possibilità di incontrare piccoli
animaletti nei letti quando avevo percorso il mio primo tratto di Cammino anni
fa, adesso che immagino di percorrerlo con i bambini questa mia preoccupazione
rischia di diventare ASSILLO e voglio arrivare preparata a combattere le cimici
con ogni mezzo, con la speranza che ora che arriveremo noi sul Cammino di
Santiago abbiano cominciato a predisporre un piano sanitario per debellare il
problema.
Nel 2010 Immacolata, un’italiana che ha fatto l’ospitalera
per 15 giorni a Bercianos del Camino ha evidenziato il problema in un post del
suo blog proponendo (o forse solo auspicando) delle soluzioni che prevedono un
protocollo condiviso e l’intervento di più forze congiunte dagli ospitaleri
stessi, alle autorità sanitarie ai veterinari. Non so se sia stato fatto
qualche cosa a questo proposito, me lo auguro e devo dire che in questo momento
quello che mi interessa di più è capire come comportarmi e che cosa utilizzare
per evitare di incorrere nel problema o, nel caso, di affrontarlo nel migliore
dei modi.
Innanzitutto esistono delle indicazioni ufficiali che si
trovano un po’ ovunque lungo il cammino e che recitano più o meno così
(liberissima traduzione a senso):
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Indicazioni ufficiali su come comportarsi in caso di cimici |
Come prevenire le cimici (chinches cominciano ad imparare lo
spagnolo base del pellegrino)
1 Evita di sostare in luoghi ove si sospetta la presenza di
cimici.
2 Non mettere lo zaino o gli altri equipaggiamenti sopra il
letto.
3 Controlla minuziosamente il letto (pieghe, sotto il
materasso, angoli), il materasso, la biancheria del letto, la mobilia e tutto
quello che è di tua pertinenza.
4 Controlla minuziosamente tutti i tuoi vestiti e oggetti
compresi i bordi e gli orli, elimina le cimici che trovi e lava tutto ad alta
temperatura 60°- 70°C.
5 Prima di dormire cospargi un repellente per uso topico su
tutto il corpo.
6 Avvisa immediatamente l’ospitalero se vedi delle cimici
Come trattare le punture delle cimici
1 Lava la zona della puntura con acqua e sapone.
2 Se il prurito e l’irritazione sono particolarmente forti e
fastidiosi applica una crema calmante che puoi acquistare in farmacia.
3 Se il prurito è difficile da sopportare, la reazione
allergica molto intensa e compaiono infezioni sulla pelle, vai subito da un
medico.
4 Si raccomanda di non grattarsi nella zona della puntura, perché
potrebbero aprirsi delle ferite attraverso le quali potrebbero entrare infezioni.
5 Secondo le attuali conoscenze le cimici dei letti non sono
un veicolo di trasmissione di agenti patogeni e di malattie tra le persone.
Fin qui quello che ci viene consigliato, ma io mi sentirei
di attuare qualche precauzione in più. Innanzitutto aggiungerei che, se nel tuo
letto trovi una cimice, avvisi l’ospitalero, giri i tacchi e vai da un’altra
parte (sempre che ci sia un altro luogo pronto ad ospitarti, ovviamente).
In secondo luogo non limiterei il lavaggio ad alta
temperatura solo ai momenti post contagio da cimici; moltissimi rifugi
(albergues) sono dotati di lavatrice e asciugatrice (lavadora e secadora) ed è
bene approfittarne ogni volta che si può. Se da soli non si riesce a fare un
carico pieno si può fare a metà con altri pellegrini (scegliete quelli che vi
sembrano avere le condizioni igienico-sanitarie migliori). Se si è stati
contaminati conviene un bel giro in una lavanderia a gettone (se la si trova) e
dare una bella lavata anche allo zaino.
Ho letto poi che qualcuno, ogni mattina, ripone il sacco
letto e il sacco a pelo in un sacchetto di plastica con all’interno della
canfora, in questo modo si può evitare di portare a spasso le simpatiche
amichette nel caso si fossero intrufolate. L’ideale sarebbe poter utilizzare in
accoppiata con il sacco a pelo delle lenzuola con cui rivestire il letto (di
quelle leggerissime) e magari una federa (io me l’ero portata e non ci
rinuncerei mai).
Prima di dormire una bella spruzzata con un repellente per
insetti tipo Autan insistendo in particolare per quelle parti che rimangono
esposte come viso, collo, orecchie, braccia. Un bel giro di Autan anche al
lenzuolo e all’interno del sacco a pelo e speriamo che per le prime ore della
notte le chinches sloggino e vadano a fare visita ad altri pellegrini (sì,
quelli che mi hanno segretamente e palesemente insultato per l’odore di Autan),
perché l’effetto non dura per tutta la notte. Se vi dà fastidio l’odore potrete
preparare il vostro repellente seguendo la ricetta di questo pellegrino (Edward) che
pare sulle cimici la sappia veramente lunga.
Nei casi più gravi comunque le punture si curano con pomate antistaminiche
o antistaminici per bocca e, nel caso anche con un ciclo antibiotico, ma
ovviamente è bene passare prima da un medico che, lungo il cammino, sarà
sicuramente esperto del problema. L’importante è non tergiversare.
Qui trovate il mio vademecum personale redatto tenendo in considerazione le precauzioni ufficiali e un po' di buon senso, per cercare di non incorrere nel problema delle cimici, sperando che sia sufficiente!
Cosa fare in caso di cimici pdf da scaricare
Naturalmente vorrei evitare che i miei bambini vengano
punti, mi sa che provo anche io il repellente a base di olio di Neem e poi
vediamo.
Per ora lo testo sulle zanzare che ci stanno massacrando.
In qualche altro post vi parlerò delle zecche, altro
pericolo in agguato per i pellegrini e degli altri consigli “ufficiali”
dedicati ai pellegrini.
Ultreya!
26/6/2018
RispondiEliminaBuongiorno, mi trovo a Sabto Domingo de la calzada e da un paio di giorni, dopo aver dormito in un dormitorio a Torres del Rio, sono letteralmente stato mangiato da qualche parassita. A oggi ho contato più di 40 morsicate. Da quello che ho letto probabilmente si tratta delle cimici del letto.ho punture sparse su tutto il corpo e in diverse zone sono raggruppate. Sulla fronte ne conto dodici tutt'e vicine. La reazione cutanea è piuttosto forte: rossore intenso e tumefazione importante. Fortunatamente non ho forte prurito. Sono andato in farmacia e mi hanno dato un antistaminico e una pomata al cortisone.
A Najera ne ho parlato ieri sera (e fatto vedere) con lo hospitalero volontario, ma ignorava il problema.
Stessa cosa mi è successa l'anno scorso!
Grazie per le taccomandazioni.
Buon cammino a tutti.
Enrico
eacazzaniga@gmail.com